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Carta del Docente
COS'È LA CARTA DEL DOCENTE Il BONUS CULTURA è una iniziativa a cura del MIBACT (Buona Scuola) per l'aggiornamento e la formazione dei docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche statali. La Carta è nominale e assegnata ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, permette loro di spendere 500€ annui per ciascun anno scolastico in cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza e altro.
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COS'È 18APP Il BONUS CULTURA è una iniziativa a cura del MIBACT (Buona Scuola) dedicata a promuovere la cultura. Il programma, destinato a chi compie 18 anni quest'anno, permette loro di ottenere 500€ da spendere in cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza.
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Il 5 aprile la spassosa coppia Cornacchione-Sgrilli con la sua surreale propaganda tutta sottosopra invita tutti “alle urne” al Teatro Martinitt. Perché comicità e politica sembrano andare a braccetto.
In perfetto stile Martinitt, questa pièce attribuisce alla risata intelligente il superpotere di condividere temi forti anche con chi tende a sentirsene oppresso. Il dramma che va in scena può essere il dramma di tutti e riderne aiuta a umanizzarlo. I protagonisti sul palco, come molti nella vita, sono schiacciati da una grave ingiustizia, da poteri più grandi di loro, da disonestà e cinismo che minacciano diritti, proprietà, libertà… ma soprattutto dignità.
Nell’uovo di Pasqua del tempio milanese della commedia, ecco una divertentissima sorpresa extra: uno special event, in data unica, con due mattatori del palco pronti a trasformarlo in agorà. Perché pare proprio che “solo il comico sappia parlare alla pancia del popolo e abbia le carte in regola per governare la nazione”. Meditate gente, meditate.
La forza sta proprio negli attori, che devono essere capaci di creare l’aspettativa e il tormentone attorno alle scene più prevedibili, senza perdere di vista la concentrazione che alza il ritmo in ogni momento. [...] Ciufoli e Formicola, in modi diversi, sanno esaltare i loro personaggi, dando sfogo anche a vari virtuosismi (accenti, mimiche) da applausi. A volte la gente dovrebbe andare a teatro, per vivere da vicino l’arte. Per accorgersi che i comici sono davvero attori, se mai non ce ne si fosse accorti prima.
Tutti si conoscono, in platea le signore chiacchierano del più e del meno aspettando l’apertura di sipario, il clima è intimo e la partecipazione tocca livelli molto alti. Anche durante lo spettacolo: difficile tenere il conto degli applausi spontanei esplosi anche lo scorso 17 marzo, alla prima di “E vissero felici e colpevoli”, produzione La Bilancia.
La realtà che vivono i protagonisti è quella della volontà di riscatto da una parte e dell’impossibilità di liberarsi dalle maglie del male che tutta la vita li hanno attanagliati.
Tra satira e surrealismo, con Freaks & Comedy si ride tantissimo esercitando ogni parte del nostro corpo. In platea allenerete gli addominali e farete fare ginnastica ai muscoli del volto, tanto sarete coinvolti dal divertimento. Non ci sarà niente che vi costringerà a pensare: con questo spettacolo, per una sera, si riscopre la nobiltà della risata disimpegnata. Quella comica, nuda e cruda.
Con TIPI le risate sono garantite, a crepapelle. E come non sbellicarsi davanti alla caricatura del timido patologico, del coatto, dell’indeciso, dell’ipersportivo, del supereroe… Si ride (tanto), degli altri e di noi. Un recital comico-antropologico, che riassume con humor tanta, varia umanità.
Scenografia minimal, pochissimi accessori: solo la straordinaria mimica e la comicità contagiosa di un grande Ciufoli, perfettamente a suo agio in un impegnativo multi-man show. Monologhi, ma anche poesie, sketch, musica e balli per una, anzi due serate indimenticabili.
Un divertente testo comico-sentimentale che porta in scena l’amore ai tempi… di Internet, degli incontri “al buio”, delle coppie arcobaleno, delle relazioni fugaci. Cambiano i tempi, cambiano i modi, cambiano le soluzioni, ma i problemi di cuore sono sempre quelli, sempre lì. E anche i dubbi: l’uomo ideale esiste o non esiste?
L’UOMO IDEALE… ma esiste davvero? Le fan di Simone Montedoro non avranno alcun dubbio, ma l’insolito ménage con i suoi straordinari compagni di palco rimescola le carte. E i sentimenti.
Gli ingredienti del varietà ci sono tutti, dal primo attore comico che racconta barzellette, alle ballerine dalla coscia lunga, ai boys a torso nudo, alla danzatrice di Tip tap, alla cantante lirica e perfino un numero di burlesque-spogliarello che termina con un quasi topless.
Finalmente qualcuno che dona nuova vita all’arte del varietà puro: una commedia musicale che narra la storia di una grande compagnia di varietà che si trova a vivere proprio “ LA SUA GRANDE OCCASIONE”
Lo spettacolo è composto da brevi scenette interrotte da “numeri” di varietà (tra danza e canto) che risultano essere non solo ben realizzati, ma anche perfettamente “equilibrati”. A fine serata, negli occhi degli spettatori, restano un insieme di splendidi fotogrammi “ricchi” sotto tutti i punti di vista.
Nato da un’idea della talentuosa attrice/cantante Sarah Biacchi, che sul palco diventa Edith, incurvata dalle sofferenze, stretta nella sua petite robe noire, tremante e fragile eppure così forte, il monologo sulla vita della Piaf narrato in prima persona si fonde alle note struggenti e incanta il pubblico.
“Edith Il Passerotto di Francia” portato in scena con grazia e non comune maestria dalla superlativa Sarah Biacchi. Le atmosfere rarefatte ed intimiste sono rivelate attraverso una sapiente scrittura e regia capace di amalgamare le sublimi capacità vocali della protagonista in un caleidoscopio di lievi emozioni e pulzioni violente. Impedibile.
La essenziale e sobria scenografia e il sapiente gioco di luci contribuiscono a mantenere viva l’attenzione dello spettatore, che ride e applaude a varie riprese con convinzione per le battute pungenti dei quattro personaggi e i loro dialoghi serrati e rapidi. La domanda iniziale che la platea ascolta è semplice; la risposta lo è molto meno. “Cosa preferisci: centomila euro subito o un milione fra dieci anni?”. E’ questo il test che dà l’avvio a questa esilarante e graffiante commedia; lo spettacolo ruota tutto attorno a quattro S: soldi, sentimenti, sesso, successo.
Quanto vale il denaro? E quanto i rapporti, le relazioni? Non basta la bilancia a stabilire la disuguaglianza dei due fattori, ci vuole un vissuto capitato all’improvviso… allora sì che ciò che era ovvio diventa irraggiungibile; ciò che si desiderava rimbalza nella vita altrui, come scivolato dalle mani… Sicurezza e fragilità cambiano “proprietario”: uno scambio di ruoli, un intreccio paradossale che da divertente diventa ironico, cinico.