VISIONI CONCENTRICHE - un riflettore sulla quotidianità
Un ciclo di incontri serali per conoscere più da vicino cosa rende unici gli esseri umani attraverso le riflessioni e gli spunti offerti dal prof. Gaetano Cotena.
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Passa il CAPODANNO all'insegna del divertimento con STORIA D'AMORE IN ASCENSORE più buffet e brindisi con gli attori a SOLI 48 euro. La serata inizia alle ore 20 e si concluderà entro le ore 23:30.
Teatro Senza Barriere®: “Per favore non uccidete Cenerentola” accessibile anche a non udenti e non vedenti.
Il 14 dicembre le repliche delle ore 17.30 e 21 saranno fruibili anche al pubblico con disabilità sensoriali, grazie ad audiodescrizioni e sopratitoli. Alle ore 16, è possibile inoltre partecipare alla visita tattile sul palco.
Ingresso disabili: 3 euro. Accompagnatore, ove previsto: 3 euro. Prenotazione obbligatoria per spettacolo e visita entro il 12 dicembre.
La cultura è per tutti. È questa la filosofia del Teatro Martinitt di Milano, che da sempre si batte per avvicinare più pubblico possibile al teatro. E ora, in occasione della doppia replica di “Per favore non uccidete Cenerentola” (...), persone normodotate, cieche, ipovedenti e sorde potranno tutte godersi lo spettacolo.
Uno spettacolo che è un elogio alla diversità e alla felicità, che fa riflettere sul fatto che ognuno di noi non è altro che una Cenerentola alla ricerca della propria scarpa che va trovata e calzata.
È lodevole che in tempi come i nostri dove fanno più scandalo due uomini che si baciano rispetto a dei femminicidi ci si batta per far passare il concetto che l’amore non può essere intrappolato solo dentro etichette di coppia tradizionale.
Lo spettacolo è brillante e il ritmo è ben sostenuto da tutti e quattro gli attori che ci fanno sorridere ma anche offrono uno spunto di riflessione su una realtà di crisi familiare sempre più frequente ai giorni nostri.
Una simpatica ed allegra commedia che con semplicità ha trattato temi importanti ed attuali. La durata è stata giusta e tutta la rappresentazione molto dinamica. Il protagonista Ludovico Fremont, straordinario come gli altri quattro interpreti del cast. Il messaggio che ne deriva suscita riflessioni importanti...consiglio vivamente a tutti.
... c’è chi pulisce, chi fa la spesa al supermercato, chi cucina… chi ha qualche scheletro nemmeno troppo etero nell’armadio, ma l’interpretazione magistrale dei protagonisti Nicola Pistoia (Attilio), Gianni Ferreri (Giulio), Max Pisu (Alberto) e Danilo Brugia (Luigi) sono garanzia di divertimento, nell’affrontare con delicatezza e ironia un tema non solo delicato, ma che appartiene o potrebbe appartenere a tutti.
Si ride tanto grazie alle battute frizzanti e irriverenti, ma lo sguardo con cui si analizza una situazione comune a sempre più persone è attento e sensibile. Ancora una volta, al Martinitt si affronta con garbo e ironia un tema non solo delicato, ma che appartiene o potrebbe appartenere a tutti.
Tra situazioni rocambolesche, gag spassose, umiliazioni e colpi bassi, va in scena una guerra dei Roses in salsa francese, che non mancherà di coinvolgere e travolgere proprio tutti, sul palco e in sala.
... le sorprese esilaranti si susseguono l’una all’altra e ogni azione ne genera un’altra in modo che quella che sembrava una trama semplice, si rivela densa di sorprese, tanto che è impossibile anche ai più scaltri frequentatori del teatro di tale genere, immaginare il finale.
La compagnia intera ha dato dimostrazione di grande professionalità e chi si è distinto di meno non è stato per mancanza di bravura, ma solo per una minore presenza in scena. In ogni caso si ricordi che una commedia comica richiede maggiore fatica in quanto a prestazione attoriale di una commedia drammatica, a cui non ha nulla da invidiare.
Tra risate a crepapelle e risate amare, grazie a un cast affiatato e con una sorpresa dagli occhi a mandorla, si esce dal teatro un po’ confusi e poco sicuri anche della propria identità.
Teatro pieno in ogni ordine di posto durante la serata della prima con tantissimi applausi. Gli abbonati, se tanto mi dà tanto, hanno capito di aver fatto un ottimo investimento. Comunque, in generale, abbonati e non devono correre assolutamente a vedere questa commedia che è stata scritta non solo per far ridere ma anche per far pensare.
Una commedia divertentissima dallo humor anglosassone dal ritmo frenetico caratterizzata da una molteplicità di equivoci e da un vortice di menzogne che faranno cadere ogni maschera svelando così le verità della natura umana.
“Una bugia tira l’altra” è una commedia divertente che si distingue per il suo inconfondibile humour inglese, un’indagine sui veri volti degli uomini in un’escalation di risate.
Attori tutti veramente all’altezza, precisi sui tempi, perché in particolare in una commedia la precisione dei tempi è un elemento fondamentale per la riuscita. Una menzione speciale per l’attore che interpreta il cadavere (Giancarlo Porcari), perché, da cadavere, da prova di una grande elasticità e mobilità. Un’altra citazione a Matteo Vacca che oltre ad aver fatto un ottimo adattamento e una brillante regia, nella parte di Giorgio Franchetti, ha alcuni momenti di recitazione fatti solo di mimica facciale e gioco di sguardi veramente esilaranti.
...accompagnare il pubblico in un viaggio nel tempo. Si comincia dal 1600...per proseguire in una rievocazione storica degli eventi salienti e delle più eminenti figure rappresentative della storia meneghina. L’arrivo degli Austriaci, poi dei Francesi, Napoleone e poi di nuovo gli Austriaci… fino alle Cinque Giornate di Milano nel 1848.
Calorosi applausi ieri sera alla prima di Passaggi Segreti-Milano Svelata, spettacolo insolito e suggestivo che ripercorre nei cortili del Palazzo del Senato di Milano (solitamente chiuso al pubblico) la travagliata storia della città, dal Seicento all’Unità d’Italia.
La forza dello spettacolo itinerante è stata duplice: la possibilità di poter visitare parte di un palazzo che è chiuso al pubblico ... Altri due motivi per apprezzare lo spettacolo è la bellezza delle musiche...spesso cantate dal cantastorie, che si aiuta con la chitarra, e soprattutto dall’ottima scrittura e regia di Roberto Marafante, che è stato aiutato alla grande dagli ottimi attori.